Ci sarà pure una ragione del fatto che nel testo (altamente referenziato e peer-reviewed) “Vaccines & Autoimmunity” di Shoenfeld, Tomljenovic, Agmon-Levin – 2015, a chiusura del capitolo introduttivo (pagina 6), viene riportato a chiare lettere che le varie tipologie di vaccini attualmente in commercio possono scatenare delle reazioni autoimmuni a breve-medio e lungo termine?

Gli autori (non sono solo loro tre ma diverse decine hanno contribuito alla stesura di questo libro di testo sulle patologie autoimmuni), pur sostenendo la validità delle vaccinazioni, avvertono i medici e i clinici di tutto il mondo che il rischio (anche mortale) esiste. Dato ciò, come mai i pediatri e gli altri medici italiani IGNORANO COMPLETAMENTE i risultati di questi studi clinici ultratrentennali? Come mai continuano a vaccinare i neonati, i bambini, senza nemmeno considerare le loro specificità?
