Abstract
La tubercolosi (TB) è stata una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati fino alla metà del XX° secolo. Il crollo della mortalità da TB è spesso attribuito al vaccino BCG, introdotto nel 1921 e diffuso sistematicamente dal secondo dopoguerra. Tuttavia, l’analisi storica delle curve di mortalità in Italia, Francia e Regno Unito mostra che il declino era già ben avviato molto tempo prima dell’introduzione del vaccino. L’assenza di una discontinuità epidemiologica osservabile e l’elevata variabilità nei risultati clinici relativi all’efficacia del BCG mettono in discussione il suo contributo reale. Al contrario, interventi igienico-sanitari e il trattamento in sanatori appaiono avere avuto un ruolo più sostanziale nel contenimento della malattia.
1. Introduzione
Nel corso dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, la tubercolosi rappresentò una delle principali cause di morte nei paesi europei. L’introduzione del vaccino BCG (Bacillo di Calmette e Guérin) nel 1921, e la sua diffusione sistematica a partire dagli anni Cinquanta, hanno consolidato nella letteratura l’idea che esso abbia contribuito in modo decisivo alla riduzione della malattia.
Questo articolo propone un’analisi storico-epidemiologica comparata dei tassi di mortalità da TB in Italia, Francia e Regno Unito tra il 1880 e il 1980, con l’obiettivo di chiarire il reale peso del vaccino rispetto ad altri fattori strutturali e sanitari.

2. Metodi
Lo studio si basa su una ricostruzione grafica e tabellare della mortalità da tubercolosi in Italia, Francia e Regno Unito (per 100.000 abitanti), utilizzando fonti storiche e istituzionali:
- Our World in Data
- WHO – archivi storici
- ISTAT, INSEE, UK Office for National Statistics
- Studi storici (McKeown, Szreter, Coker, Comstock)
Le curve vengono confrontate con due momenti chiave:
- 1921: introduzione del vaccino BCG
- 1950: avvio della vaccinazione sistematica
3. Risultati
I dati mostrano che:
- Tra il 1880 e il 1920, la mortalità da TB scende da oltre 300–400 a circa 150–180 decessi per 100.000 abitanti.
- Dal 1920 al 1980, il calo prosegue fino a livelli <10/100.000.
- Non si riscontrano discontinuità evidenti attorno al 1921 né al 1950.
Tabella 1 mostra in dettaglio i tassi stimati per ciascun paese:
Anno | Regno Unito | Francia | Italia |
---|---|---|---|
1880 | ~380 | ~340 | ~330 |
1900 | ~300 | ~240 | ~230 |
1920 | ~180 | ~180 | ~170 |
1940 | ~100 | ~100 | ~120 |
1960 | ~30 | ~35 | ~40 |
1980 | ~8 | ~12 | ~14 |

4. Discussione
4.1 Il declino pre-vaccinale
Il declino della TB inizia ben prima dell’introduzione del vaccino. Le principali cause:
- miglioramenti igienici urbani,
- riduzione della densità abitativa,
- aumento dell’apporto nutrizionale,
- isolamento dei casi infetti nei sanatori.
4.2 Il ruolo reale del BCG
Diversi studi clinici e metanalisi hanno evidenziato una notevole eterogeneità dell’efficacia del vaccino BCG, con valori che variano dallo 0% all’80% a seconda del contesto geografico, ambientale e metodologico.
Colditz et al. (1994), in una metanalisi su 26 studi, riportano un’efficacia media del 50%, con risultati che spaziano da efficacia nulla (es. India meridionale, Georgia e Alabama negli Stati Uniti) a valori >75% in Europa settentrionale (Colditz et al., 1994).
Anche Comstock (1994) sottolinea che questa variabilità è attribuibile a fattori quali:
- la presenza di micobatteri ambientali non tubercolari,
- la latitudine (con protezione più alta a latitudini elevate),
- la diversità genetica dei ceppi vaccinali,
- e l’età alla somministrazione (Comstock, 1994).
Un’ulteriore conferma proviene da Trunz, Fine e Dye (2006), che mostrano un’efficacia più consistente per le forme pediatriche gravi (es. meningite tubercolare), ma solo in contesti ad alta incidenza e in popolazioni non precedentemente esposte (Trunz et al., 2006).
In sintesi, la presunta efficacia protettiva del BCG è altamente contestuale e non generalizzabile, soprattutto nei paesi industrializzati dove la tubercolosi era già in forte declino.
L’apparente efficacia protettiva del vaccino BCG per alcune forme di tubercolosi (come la meningite tubercolare infantile o la TB miliarica) potrebbe essere almeno in parte dovuta a fattori confondenti o a meccanismi non ancora compresi, piuttosto che a un effetto diretto e universale del vaccino.
Analizziamo alcuni aspetti che minerebbero l’ipotesi dell’efficacia protettiva del vaccino BCG:
4.2.1. Effetto protettivo apparente vs. causale
Molti studi che documentano un’efficacia del BCG contro forme gravi della TB non sono studi randomizzati controllati su larga scala, ma:
- studi osservazionali o coorte ospedalieri,
- soggetti a bias di selezione,
- spesso privi di controllo per fattori socioeconomici, nutrizione, esposizione ambientale, co-infezioni, ecc.
👉 Questi fattori possono produrre un falso effetto protettivo attribuito al vaccino.
4.2.2. Ruolo del sistema immunitario innato e di stimoli ambientali
Alcune ipotesi sostengono che:
- l’esposizione precoce a micobatteri ambientali non patogeni (MAI),
- o infezioni intercorrenti virali o batteriche, potrebbero “allenare” il sistema immunitario e proteggerlo indirettamente contro la disseminazione sistemica del Mycobacterium tuberculosis, riducendo il rischio di forme gravi nei bambini – indipendentemente dalla vaccinazione.
4.3 Bias metodologici nelle metanalisi
Numerosi bias compromettono la validità degli studi:
- Diversità nei ceppi vaccinali
- Popolazioni non rappresentative
- Studi non randomizzati e brevi follow-up
- Variabilità geografica: efficacia nulla in India, Georgia, Alabama
Esempi:
- WHO trial in India (1979): nessuna differenza significativa tra vaccinati e non. “Tuberculosis Prevention Trial, Madras, India: Trial of BCG Vaccine in South India for Tuberculosis Prevention” https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7005086/
- Colditz et al. (1994): metanalisi eterogenea e discutibile.
https://doi.org/10.1001/jama.1994.03510330076038
4.4 Il ruolo degli antibiotici
Dalla streptomicina (1944) in poi, i farmaci anti-TB contribuiscono a una forte accelerazione del calo di mortalità. Tuttavia, anche questi arrivano quando il declino era già largamente avviato da decenni. L’effetto dei farmaci è stato reale, ma limitato rispetto all’impatto cumulativo delle misure strutturali e sociali precedenti.
4.5 Sanatori e rivoluzione igienica
I sanatori, istituiti a partire dalla fine dell’Ottocento, applicavano misure di isolamento, igiene ambientale, dieta controllata e riposo. Parallelamente, la rivoluzione igienica urbana migliorava la qualità dell’aria, dell’acqua e dell’edilizia. Questi interventi risultano fortemente associati al declino della TB, come mostrato nella tabella seguente.
Ecco una panoramica dettagliata, basata su dati e studi storici, sugli effetti dell’apertura e della chiusura dei sanatori nella lotta contro la tubercolosi:
4.5.1 Effetti dell’apertura dei sanatori
- Riduzione della mortalità locale
Studi economici sui tempi 1900–1917 (USA, Danimarca) evidenziano che l’apertura di un sanatorio statale viene associata a una riduzione di circa 4–6% della mortalità da TB polmonare nelle aree interessate (nber.org, scirp.org). - Miglioramento della prognosi individuale
Un’analisi sul periodo pre-chemioterapia mostra che la sopravvivenza a 10 anni nei pazienti ricoverati nei sanatori era del 69% (vs 38% fuori sanatorio) (nber.org, medrxiv.org). - Promozione dell’isolamento e dell’igiene
I sanatori favorivano ambienti puliti, isolamento dei casi e educazione sanitaria, contribuendo a interrompere la trasmissione collettiva (en.wikipedia.org, scirp.org).
4.5.2 Effetti della chiusura dei sanatori
- Spostamento verso una medicina basata sui farmaci
Dopo l’introduzione degli antibiotici (streptomicina nel 1944, isoniazide, PAS), i sanatori persero rilevanza e iniziarono a chiudere o trasformarsi (bmcinfectdis.biomedcentral.com). - Riduzione della capacità ospedaliera e ricoveri più brevi
Studi su popolazioni indigene canadesi mostrano che, anche con l’avvento degli antibiotici, i ricoveri in sanatorio continuarono e aumentarono nel numero di nuovi accessi, ma con durate più brevi (bmcinfectdis.biomedcentral.com). - Declino della TB sostenuto da terapia medica e politiche pubbliche
La chiusura graduale dei sanatori rifletteva la sostituzione delle cure isolate con terapie farmacologiche efficaci e assistenza territoriale. Il declino della TB proseguì nonostante la diminuzione dell’uso dei sanatori (nber.org).
Tabella riassuntiva
Fase | Effetto sull’epidemia TB |
---|---|
Apertura (1900–1930) | – Riduzione del 4–6% della mortalità locale – Sopravvivenza a 10 anni: 69% vs 38% – Promozione igiene/isolamento |
Chiusura (post-1944) | – Passaggio a cure farmacologiche – Ricoveri più brevi ma più numerosi – Declino TB sostenuto da antibiotici e sanità pubblica |
- L’apertura dei sanatori ha avuto un effetto positivo e misurabile sull’abbattimento della mortalità da tubercolosi, grazie a isolamento e migliore gestione clinica.
- La chiusura dei sanatori, favorita dall’introduzione di farmaci efficaci, non ha rallentato il declino della TB, grazie al cambio di paradigma verso una medicina antibiotica e a politiche di sanità pubblica diffuse.
In sintesi, i sanatori sono stati cruciali nel passaggio storico tra un approccio di isolamento e uno terapeutico, con un impatto concreto sui tassi di mortalità nel tempo.
Tabella 2 – Riduzione stimata della mortalità da TB attribuibile a interventi non farmacologici
Periodo | Paesi | Intervento principale | Riduzione stimata (%) | Fonti |
---|---|---|---|---|
1880–1920 | UK, Francia, Italia | Sanatori, isolamento, educazione sanitaria | ~45% | McKeown (1976), Szreter (1988) |
1920–1940 | UK, Francia | Riforme igieniche urbane, igiene domestica | ~35% | Szreter (1988), WHO archival data |
1940–1960 | Italia, UK | Modernizzazione abitativa, chiusura progressiva dei sanatori | ~15% | Coker (2001), OWID |
Questi dati confermano che il declino della TB è spiegabile in larga parte da politiche pubbliche ambientali e sociali, più che da interventi medico-vaccinali.

5. Conclusioni
L’analisi storico-epidemiologica mostra che la riduzione della mortalità da tubercolosi in Europa occidentale precede l’introduzione del vaccino BCG e prosegue senza variazioni significative dopo la sua adozione.
Il BCG non ha inciso significativamente sulla curva epidemiologica nei paesi industrializzati.
Al contrario, interventi strutturali – sanatori, igiene urbana, riforme abitative – sono responsabili del grosso del declino, come confermato da evidenze storiche e quantitative.
6. Bibliografia
- Trunz, B. B., Fine, P. E. M., & Dye, C. (2006). Effect of BCG vaccination on childhood tuberculous meningitis and miliary tuberculosis worldwide: a meta-analysis. The Lancet, 367(9517), 1173–1180. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(06)68507-3
- Comstock, G. W. (1994). Field trials of tuberculosis vaccines: How could we have done better? Controlled Clinical Trials, 15(4), 247–276. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0197245694900426
- Bull World Health Organ. Trial of BCG vaccines in south India for tuberculosis prevention: first report. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC2395884/
- Colditz, G. A., Brewer, T. F., et al. (1994). Efficacy of BCG vaccine in the prevention of tuberculosis: meta-analysis. JAMA, 271(9), 698–702. https://doi.org/10.1001/jama.1994.03510330076038
- WHO (2018). BCG vaccine: WHO position paper – February 2018. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29609965/
- McKeown, T. (1976). The Role of Medicine: Dream, Mirage or Nemesis? Oxford: Blackwell. https://www.nuffieldtrust.org.uk/research/the-role-of-medicine-dream-mirage-or-nemesis
- Szreter, S. (1988). The importance of social intervention in Britain’s mortality decline c.1850–1914. Social History of Medicine, 1(1), 1–38. https://www.cambridge.org/core/books/abs/health-and-wealth/importance-of-social-intervention-in-britains-mortality-decline-c18501914-a-reinterpretation-of-the-role-of-public-health/6148EBF9168F45F729D647F28D5EF4CD
- Coker, R. (2001). From chaos to coercion: detention and the control of tuberculosis. St. Martin’s Press. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC1119235/
- Reported Tuberculosis in the United States, 2023. https://www.cdc.gov/tb-surveillance-report-2023/tables/table-1.html
Autore testo, data mixing e data mining: Davide Suraci
Pubblicato il 4 Luglio 2025 su: Autoimmunity Reactions